Patrick Sébastien vuole fare colpo alle elezioni presidenziali del 2027: "Sono il portavoce del popolo, non del Raggruppamento Nazionale".

Ha appena lanciato il suo movimento "Basta così". Patrick Sébastien è stato ospite di "Les Grandes Gueules" di RMC questo venerdì 7 novembre. È stata l'occasione per discutere delle sue ambizioni politiche per le elezioni presidenziali del 2027? "Non mi candido per niente, a meno che..." ha esordito il cantante di "Le Petit Bonhomme en Mousse" , prima di aggiungere ironicamente: "Non posso andare all'Eliseo, è troppo grande per me e odio i tappeti rossi [...] Voglio continuare a cantare 'La Quéquette à Raoul' e rimanere in contatto con la gente".
Tuttavia, Patrick Sébastien ha delle ambizioni per il 2027. Con il suo movimento, vuole "rappresentare e aiutare le persone a votare per se stesse". Spiega: "Ho chiesto alle persone di inviarmi proposte via email. Ne ho ricevute 10.000 e le sto leggendo tutte. Credo che piccoli imprenditori, piccoli agricoltori e infermieri avranno idee che il ministro non ha". L'obiettivo è semplice: "selezionare una trentina di proposte realistiche e realizzabili, contattare i due candidati al secondo turno e chiedere loro di impegnarsi a realizzarle in cambio dei nostri voti".
Ricatto democraticoPatrick Sébastien è ben consapevole che il suo "ricatto democratico" può funzionare solo se la gente si unisce alla sua causa. Se solo 50.000 persone si uniscono al suo movimento, non avrà alcun peso. D'altra parte, con circa 800.000 persone, le cose potrebbero essere diverse. Ma allora, che dire di un candidato che non mantiene la parola data? "Scendiamo in piazza e non torniamo indietro", avverte Patrick Sébastien.
Pur riconoscendo che "la sicurezza, il potere d'acquisto e l'Europa sono anch'essi temi", Patrick Sébastien nega qualsiasi affiliazione del genere: ha anche lui proposte di sinistra e non è un emissario di Marine Le Pen. "Sono il portavoce del popolo, non della signora Le Pen", insiste, prima di sottolineare di sostenere la causa LGBT e di non essere contrario alla depenalizzazione della cannabis.
L'Internaute



